Stati Uniti, crescono le case prive di proprietario: oltre 18 milioni e 800 mila unità.
Le società di costruzioni degli Stati Uniti possono vantare un portafoglio di nuove case invendute sempre crescente; ma anche sul fronte delle case “usate”, le agenzie immobiliari americane devono loro malgrado registrare un forte incremento delle proprie disponibilità. E’ questo quanto emerge da un’analisi di settore compiuta in terra nordamericana, secondo cui durante il terzo trimestre del 2009 le case prive di un proprietario privato sarebbero aumentate a livelli quasi record nel recente passato.
Il report dimostra infatti come siano oggi più di 18 milioni e 800 mila unità le case che, negli Stati Uniti, risulterebbero non assegnate ad alcun inquilino proprietario.
Le cause sono facilmente riconducibili, in questo caso, alla crescita di pignoramenti compiuti su mutuatari insolventi, e al numero di nuove case vendute durante il mese di settembre, in contrazione oltre le attese degli analisti di mercato.
E così, con prospettive non certo incoraggianti per il quarto trimestre, gli americani si trovano a fare i conti con l’ennesimo dato negativo sul fronte real estate. Rispetto allo scorso anno l’incremento delle case non utilizzate è stato pari addirittura a 400 mila immobili, e di 100 mila immobili rispetto al secondo trimestre del 2009. Tali dati non devono però far pensare che l’incremento da un anno a questa parte segua l’omogenea misura di 100 mila unità al trimestre: il record negativo si era infatti raggiunto a marzo, quando il dato fece sfiorare i 19 milioni di immobili non utilizzati, per poi scendere nel secondo trimestre, e risalire quindi nel mese di settembre.
Archiviata questa nuova fase del mercato immobiliare locale, gli analisti si domandano quale sarà il futuro a breve termine del settore. Le previsioni sono molto contrastanti, e non danno stime certe. La disoccupazione crescente sembra però avere la meglio sulle determinanti che influenzano il mercato immobiliare di questi mesi, con la conseguenza di rendere particolarmente grigie le previsioni più attendibili.
Nel quarto trimestre del 2009 è pertanto probabile assistere a un nuovo incremento del dato, prima di assistere a una sua stabilizzazione, con successiva contrazione, nel primo semestre 2010.