Il mercato immobiliare australiano, come buona parte dei mercati immobliari internazionali, è contraddistino da una disomogenea diffusione dei livelli di compravendite degli uffici e dei negozi, e delle altre proprietà all’interno del settore commerciale.
In particolar modo, stando ai dati forniti dalla società di consulenza immobiliare DTZ, circa la metà di tutte le transazioni riguardanti proprietà immobiliari commerciali nel Paese avrebbero riguardato l’area di Victoria, con un valore complessivo pari a 2,2 miliardi di dollari.
Durante il quarto trimestre del 2010, invece, l’area di Queensland e quella del Nuovo Galles del Sud avrebbero raggiunto una percentuale par a circa il 15%, con un valore complessivo di 1,3 miliardi di dollari. I territori settentrionali avrebbero infine catturato una quota pari al 7%, a 300 milioni di dollari.
Complessivamente, i dati sull’immobiliare commerciale australiano dimostrano una buona ripresa delle transazioni, che hanno prodotto un controvalore superiore al 74% rispetto ai livelli conseguiti nel 2009.
Nel solo quarto trimestre del 2010, il valore delle transazioni è stato pari a 4,5 miliardi di dollari, il 66% più alto dello stesso periodo del 2009.