Nel nostro Paese è possibile costruire case per gli studenti, alberghi “low cost” ed alloggi per chi non può permettersi i prezzi degli affitti presenti sul mercato privato. E questo è quanto prevede di fare il Comune di Milano sia per attrarre, sia per fare restare famiglie e studenti nella città di Milano piuttosto che “scappare” nei Comuni limitrofi.
Secondo Carlo Masseroli, assessore allo Sviluppo del territorio della città di Milano, è lecito stimare che nel capoluogo lombardo, grazie anche alle incentivazioni volumetriche, potranno essere realizzati da qui a quindici anni ben 20 mila alloggi a favore delle famiglie a basso reddito che non sono proprietarie di una casa ad uso residenziale, e dei giovani sfruttando il fatto che si possano costruire e realizzare nuovi alloggi in quelle aree dove il suolo non costa.
Al riguardo, l’Assessore Masseroli ha non a caso sottolineato come a Milano manchino non solo le case in affitto a prezzi abbordabili ed accessibili, ma anche alloggi che possano essere venduti sotto la soglia dei duemila euro al metro quadrato. Il problema, quindi, sta anche nella fase di costruzione e di realizzazione degli alloggi, ragion per cui nei giorni scorsi la Giunta del Comune di Milano ha dato il via libera ad un importante documento che da un lato detta le norme, ma dall’altro definisce anche il riconoscimento di incentivi agli operatori attraverso un vero e proprio bonus volumetrico per chi garantisca la costruzione di alloggi al costo che sia proprio sotto la soglia dei duemila euro al metro quadrato.
Gli operatori potranno così sfruttare i bonus volumetrici a patto di destinare la superficie “extra” concessa per realizzare alloggi a prezzi sostenibili; gli inquilini, inoltre, pur potendo accedere all’alloggio con un canone di locazione inferiore a quello del mercato privato, potranno inoltre esercitare l’opzione di trasformare il canone mensile di affitto nella rata mensile per l’acquisto dell’alloggio stesso.
