I prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo, negli Stati Uniti, potrebbero diminuire di una proporzione compresa tra i 6 e gli 11 punti percentuali entro la fine dell’anno, con una stima formulata da Morgan Stanley che, pertanto, porta in peggioramento le precedenti previsioni in materia.
I prezzi, continua Morgan Stanley, rispetto ai picchi toccati nel corso del 2006 perderanno fino al 40% del proprio valore entro la primavera del 2012, con un ulteriore deprezzamento rispetto al -35% precedentemente stimato dalla società di analisi.
Tra le principali determinanti che condizioneranno negativamente l’andamento dei valori commerciali delle abitazioni vi sono certamente quelle relative al livello dei pignoramenti, con i prezzi delle case oggetto di esproprio che trascineranno al ribasso le soglie medie di mercato.
Un altro dato di riferimento, formulato dalla Standard & Poor’s, sostiene invece che i prezzi medi delle case oggetto di compravendita sul mercato immobiliare nordamericano sarebbero ora inferiori di oltre 30 punti percentuali rispetto ai picchi del luglio del 2006.