Gran Bretagna, i dati Nationwide fanno discutere gli economisti: la ripresa dell'immobiliare c'è o non c'è?
Partiamo da un dato di fatto. Secondo quanto rivela Nationwide, i prezzi medi delle case sono aumentati dello 0,4% ad ottobre 2009 su base mensile, e del 2% nello stesso mese su base annua. Vuol dire, insomma, che rispetto allo stesso mese di un anno fa il prezzo ponderato di un’abitazione al metro quadro è comunque cresciuto, e nemmeno in maniera insignificante.
Sancito quanto sopra, rimane da chiarire in che modo possiamo interpretare il dato. Stando a una parte degli economisti, infatti, il dato sarebbe sostanzialmente positivo. Si tratta infatti dell’incremento più sostanzioso da venti mesi a questa parte, e dimostra come la ripresa del mercato immobiliare britannico sia oramai avviata con buona lena.
Dall’altra parte della barricata vi sono però gli analisti che considerano con grande cautela gli elementi forniti dai numeri di Nationwide. Innanzitutto, l’incremento su base mensile di ottobre rappresenta un forte rallentamento del trend intrapreso a settembre, quando i prezzi delle case subirono un aumento dello 0,9%.
Gli economisti attendevano una attenuazione della crescita, ma quanto conseguito dal real estate britannico nel decimo mese del 2009 rappresenta un freno molto più deciso di quanto stimato (0,7%).
Il prezzo di una casa è inoltre ora pari a 162.038 sterline: una cifra che secondo una linea di pensiero dovrebbe rimanere pressoché immutata fino alla fine dell’anno. In altri termini, c’è il pericolo che il mercato non solo si sia stabilizzato, ma che a breve possa riprendere un trend decrescente.
Secondo la stessa Nationwide, infatti, questo rallentamento nella crescita dei prezzi delle case è determinato principalmente da un aumento delle case in offerta. Come abbiamo avuto modo di segnalare, infatti, questa crisi è contraddistinta anche da un comportamento particolare degli operatori immobiliari, che per lungo tempo sono rimasti in disparte attendendo di chiudere transazioni a prezzi giudicati poco convenienti. L’arrivo sul mercato di portafogli sempre più ampi di immobili da allocare sembra aver giocato a sfavore della (ri)crescita dei prezzi, attenuando la scarsità delle case a disposizione della domanda.