Le vendite di case avvenute nell’area di Hong Kong sono calate al minimo livello degli ultimi due anni nel corso del mese di aprile. Alla base di questa evoluzione, alcune restrizioni governative, e l’incremento dei tassi di interesse sui mutui immobiliari ipotecari.
Il numero di case oggetto di compravendita nel corso del mese di aprile è così calato del 37,6% a quota 7.635 rispetto a un anno fa, stando a quanto affermato dai dati ufficiali statistici messi a disposizione pochi giorni fa.
Il livello conseguito nel corso del quarto mese del 2011 è il minimo dal mese di marzo del 2009, con un valore delle transazioni che è calato del 26,8% su base annua, per un controvalore che si avvicina ai 5 miliardi di dollari (è la flessione più grave dal giugno del 2010).
Negli ultimi due anni, i prezzi delle case di Hong Kong (che secondo la società di consulenza Savills sarebbe la più cara del mondo) sono cresciuti di oltre 55 punti percentuali grazie soprattutto a una bassa onerosità delle operazioni, e alla forte domanda proveniente dalla Cina.
Dal mese di novembre 2010, tuttavia, per contenere la straordinaria crescita dei valori commerciali, il governo ha incrementato le tasse sulle proprietà immobiliari, agendo attraverso altre restrizioni in contrasto alla speculazione.