Chiamarle buone notizie è sicuramente eccessivo, e pertanto ci limiteremo a commentare il dato senza particolare entusiasmo. Tuttavia non è nemmeno negativo il trend relativo all’elemento di cui abbiamo parlato tante volte nel recente passato, e del quale approfondiremo anche oggi: i pignoramenti in corso in territorio statunitense.
Stando a quanto ci dice un report della Mortgage Bankers Association, infatti, il volume di pignoramenti riscontrati nel mercato immobiliare statunitense sarebbe calato nel corso del primo trimestre del nuovo anno, rispetto ai dati che l’Associazione dovette riscontrare nella parte finale del precedente 2010.
Una flessione che cancella lo storico record conseguito nell’ultimo trimestre dell’anno precedente, e che permette a questo segmento del mercato immobiliare e bancario di potersi porre su livelli più consoni alla realtà americana odierna e, soprattutto, all’interno di un trend che ci si augura possa essere sensibilmente calante nel corso dei prossimi mesi.
Arrivando ai numeri, i dati ci dicono che la percentuale dei pignoramenti sul totale dei finanziamenti immobiliari erogati è calata al 4,52%, contro il 4,64% che invece era stato riscontrato nel corso dell’ultimo trimestre del 2010, con una flessione – pertanto – di 0,12 punti punti percentuali in un anno.
In calo anche i nuovi pignoramenti, che rispetto al quarto trimestre del 2010 – quando toccarono quota 1,27 punti percentuali – scendono ora a 1,08 punti percentuali, in concomitanza con il lieve ma pur sempre utile miglioramento delle condizioni riscontrate all’interno del mercato del lavoro nordamerricano.
Durante il primo trimestre del 2011, infatti, sono stati registrati oltre mezzo milione di nuovi lavoratori, che hanno portato a una crescita del reddito complessivo pari al 2,1%, come confermato dal Dipartimento del Lavoro federale. Insomma, l’economia inizia lentamente a migliorare anche se – come sostengono i principali economisti locali – ben lontani si è dalla completa ripresa.