In Italia, tra eolico e fotovoltaico, le banche italiane, andando a considerare solo gli impianti di taglia industriale, hanno concesso la bellezza di 13 miliardi di euro di credito, ovverosia mutui, finanziamenti e prestiti. A farlo presente, nel corso del Forum “Green Energy”, è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel sottolineare come nel nostro Paese le banche rimangano a fianco dello sviluppo delle energie rinnovabili, assegnando loro un’alta priorità; pur tuttavia il tutto deve avvenire, nel rapporto tra la banca e l’impresa, nell’ambito di un quadro di regole che possano definirsi come certe. In merito all’impegno delle banche per le rinnovabili l’ABI con una nota ha messo in risalto come oramai tutti gli istituti di credito italiani più grandi abbiano istituito non solo apposite strutture, ma anche veri e propri desk destinati e dedicati al finanziamento di operazioni di investimento nell’energia solare, ovverosia nel fotovoltaico e/o nel solare termico, oppure nell’eolico che sfrutta il vento come fonte inesauribile e rinnovabile per la produzione di energia pulita.
E proprio a conferma di tale aspetto l’Associazione Bancaria Italiana ha istituto l’Osservatorio Rinnovabili affinché questo possa diventare un punto di riferimento per quel che riguarda la green economy in banca, ma anche per l’approfondimento, l’aggiornamento e lo sviluppo di un settore chiave per il futuro ovunque nel mondo ed ancor di più in Italia dopo che domenica e lunedì scorso gli italiani al voto per il referendum hanno deciso di dire “NO” al nucleare sul nostro territorio.
D’altronde negli ultimi anni in Italia la green economy ha conosciuto un forte sviluppo anche grazie ad incentivazioni particolarmente allettanti. Solo lo scorso anno la potenza complessiva installata da fonti rinnovabili, non a caso, è cresciuta del 12% a fronte di una produzione complessiva di energia elettrica da fonte rigorosamente green aumentata anno su anno del 9%.