L’ultima edizione del report periodico della National Association of Realtors sosterrebbe che i prezzi delle proprietà residenziali negli Stati Uniti avrebbero subito una flessione pressoché omogenea durante il mese di maggio, con una contrazione dei valori commerciali che sarebbe oltre modo corrisposta a una diminuzione delle operazioni di compravendita riscontrate nello stesso mercato, nell’identico periodo.
Le vendite di case usate sarebbero infatti diminuite di 3,8 punti percentuali rispetto al mese di aprile. Parlando di volumi annualizzati, significa stimare transazioni per un totale di 4,81 milioni di unità, contro i 5 milioni del mese di aprile. Le vendite sarebbero ora inferiori del 15,3% rispetto al picco periodale di 5,68 milioni di unità riscontrato nel mese di maggio 2010, il periodo immediatamente successivo alla scadenza del beneficio fiscale federale.
Stando a quanto sostiene la stessa Associazione, l’attuale fase del mercato immobiliare è caratterizzata per deboli volumi di vendita, che corrispondono a condizioni di ripresa economica abbastanza deboli, che dovrebbero perdurare nei prossimi trimestri.
Sul fronte dei prezzi delle case, nel mese di maggio il valore di compravendita medio è stato pari a 166.500 dollari, in calo di 4,6 punti percentuali rispetto al maggio dello scorso anno. Le vendite di case oggetto di pignoramento, che ordinariamente vengono vendute con uno “sconto” sui prezzi di mercato pari al 20%, hanno rappresentato il 31% di tutte le vendite riscontrate a maggio, contro il 37% del mese di aprile.
Infine, per quanto concerne altri dati statistici, la National Association of Realtors sostiene che gli acquisti di prime case sarebbero fermi al 35% del totale, contro il 46% di maggio 2010. Su base geografica, l’area che ha ottenuto la performance “migliore” è quella del Nord Est, dove le compravendite sono diminuite del 2,5% rispetto ad aprile, e del 13,5% rispetto a maggio del 2010.
Nel Sud i prezzi sono diminuiti del 5,1%.