La Fiaip, Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, è favorevole alle liberalizzazioni. A ribadirlo è stata proprio la Federazione di categoria dopo che l’attuale Governo in carica di centrodestra intende portare avanti provvedimenti finalizzati a più liberalizzazioni nel settore delle professioni. Al riguardo la Fiaip, Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, ha però accolto con un plauso la decisione del Consiglio dei Ministri di stralciare i provvedimenti inerenti le liberalizzazioni delle professioni da tutti quelli legati alla manovra triennale; questo perché le liberalizzazioni, senza andare a penalizzare tanto i professionisti quanto i consumatori, devono essere frutto di un approfondito dibattito con tutte le parti in causa, ovverosia con le associazioni di categoria.
Secondo quanto dichiarato dal Presidente della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, Paolo Righi, quella dello stralcio per la liberalizzazione delle professioni è una scelta ed una decisione importante in quanto ora tutte le categorie professionali, comprese quelle che la Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali (Fiaip) rappresenta e tutela nel campo dell’immobiliare, avranno il tempo per poter attivare con il Governo un dialogo ed un confronto che possa essere più approfondito. In merito il Presidente Righi, tra l’altro, ha sottolineato come stavolta il Governo, quello di centrodestra, non abbia fatto, decidendo per lo stralcio, come il Governo Prodi nel 2006 quando le liberalizzazioni delle professioni vennero portate avanti ai fini del legiferare senza alcuna consultazione preventiva con le associazioni di categoria interessate.
Sintetizzando, quindi, il Presidente della Fiaip, Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, Paolo Righi, ha sottolineato come sia giusto dire di sì alle liberalizzazioni, ma bisogna arrivarci con la concertazione ed a fronte di decisioni che non vadano a penalizzare i consumatori e gli operatori del comparto dell’immobiliare, con questi ultimi che, a fronte della crisi finanziaria ed economica, hanno già sondato ed esplorato nuovi scenari concorrenziali e competitivi per esercitare la professione.