A Manhattan, una delle zone più esclusive e note di tutti gli USA, gli affitti degli appartamenti tornano a crescere con un ritmo notevole. Stando a quanto è stato affermato dalla società di consulenza Miller Samuel e dal broker Prudential Douglas Elliman Real Estate, infatti, i canoni di locazione per gli appartamenti della zona sarebbero cresciuti di circa 7 punti percentuali durante il secondo trimestre rispetto allo stesso periodo di tempo dell’anno precedente.
Crescono pertanto i costi per affittare una casa a Manhattan. Stando a quanto riferiscono le due società sopra ricordate, ora il costo di un appartamento nella prestigiosa area sarebbe pari a 2.888 dollari al mese, contro i 2.700 dollari di un anno fa. Il numero dei nuovi contratti di locazione siglati nel corso del periodo in oggetto di considerazione è invece cresciuto del 52% su base annua, a quota 8.572 unità.
Ma quali sono le determinanti del positivo andamento dei canoni di locazione e dei contratti di affitto? La motivazione, o una delle motivazioni, sembra risiedere nel mercato delle compravendite, attualmente in fase stagnante, che sta accendendo la competizione nel segmento degli affitti, dove tuttavia l’offerta di settore sembra essere piuttosto ristretta, e dove non vi sono spiragli di ripresa nel brevissimo termine.
Per quanto riguarda infatti l’andamento delle compravendite, stando ai dati forniti dalla Miller Samuel, le vendite a Manhattan sono calate di 3,8 punti percentuali durante il secondo trimestre (su base annua) a 2.650 unità. Il prezzo medio di un appartamento nella zona si conferma non proprio alla portata di tutte le tasche e, anche se dato in calo di 8,5 punti percentuali, rimane attualmente a quota 850 mila dollari.
Migliorano intanto le condizioni del mercato del lavoro, una delle principali determinanti dell’andamento di compravendite e affitti. A New York il tasso di disoccupazione ha infatti toccato il punto minimo degli ultimi 25 mesi arrivando all’8,6% durante il mese di maggio, praticamente invariato rispetto ad aprile e inflessione di un punto percentuale rispetto al maggio 2010.