Stando a quanto affermato da Acadametrics e LSL Property Services in una ricerca congiunta, i prezzi delle proprietà immobiliari ad utilizzo abitativo nel Regno Unito sarebbero calati ancora durante il mese di giugno, che ha rappresentato pertanto il terzo mese consecutivo con una flessione continuativa dei valori commerciali delle abitazioni, come rilevato dal puntuale monitoraggio del duo di società consulenziali.
L’analisi compiuta riporta infatti che la flessione del prezzo medio di un appartamento in Inghilterra e in Galles sarebbe stata pari a 0,8 punti percentuali su base mensile. Un passo indietro che ha portato il prezzo medio di un appartamento nel Regno Unito a quota 219.365 sterline (circa 350 mila dollari), che sarebbe altresì il livello minimo mai riscontrato da Acadametrics nel Regno Unito durante gli ultimi diciassette mesi.
Su base annua, riporta ancora il comunicato statistico del gruppo, i prezzi sarebbero invece calati di 1,4 punti percentuali. Il declino, rifletterebbe in buona parte il calo della domanda per l’acquisto di case di elevato valore commerciale, conseguente a una nuova imposta che è stata proposta dal governo al fine di migliorare la contribuzione derivante dal prelievo in sede di trasferimento di proprietà immobiliare.
Delle 10 macro regioni oggetto di monitoraggio mensile, ben otto hanno conseguito una flessione dei valori commerciali rispetto al mese precedente. Il declino più significativo è stato riscontrato nella parte nord occidentale dell’Inghilterra, dove la contrazione dei prezzi delle case è stata pari a 4,8 punti percentuali. In controtendenza, come spesso accade, Londra: nella metropoli è stato riscontrato un incremento dei valori commerciali pari a 5 punti percentuali.
A maggio, i prezzi della capitale subirono una flessione di 1,4 punti percentuali, ma il peggio, almeno nell’area metropolitana londinese, sembra definitivamente passato, e la città dovrebbe porsi come capofila di un graduale incremento dei prezzi abitativi, che continueremo a seguire costantemente.