Via libera, nella Provincia di Bologna, ad un Fondo di garanzia la cui finalità sarà quella di dare sostegno alle famiglie che, colpite dalla crisi finanziaria ed economica, si trovano in una condizione di disagio abitativo. A darne notizia è il Sindacato Inquilini Casa e Territorio per una misura che nasce da un Protocollo d’Intesa, finalizzato alla messa a punto di misure straordinarie per le famiglie, siglato dalle principali organizzazioni sindacali degli inquilini, compreso il Sicet, dalla Prefettura di Bologna, dalla Provincia, ma anche dal Tribunale di Bologna, la Regione Emilia Romagna, i Comuni della Provincia di Bologna, e le organizzazioni dei sindacati confederali.
Quelle che saranno avviate, a favore delle famiglie della Provincia di Bologna in disagio abitativo, sono delle misure che, aventi carattere sperimentale, saranno portate avanti, salvo proroghe, fino al 31 dicembre del 2011. E’ la provincia di Bologna a gestire un Fondo costituito da risorse pari a 400 mila euro messe sul piatto dalla Regione Emilia-Romagna; i fondi, a fondo perduto, saranno distribuiti ed erogati a favore dei quelle famiglie che, colpite dalla crisi, hanno dovuto accusare un calo dei redditi, e quindi delle entrate familiari, che hanno portato ad inadempienze per quel che riguarda il pagamento dei canoni di locazione.
Possono chiedere i contributi quelle famiglie che sono in difficoltà con il pagamento dell’affitto, in quanto morosi, ma non hanno ancora ricevuto lo sfratto esecutivo. Per le case in affitto nel Comune di Bologna, l’importo massimo di morosità per poter ottenere gli aiuti non deve superare gli 8 mila euro; il limite scende a 6.500 per gli altri Comuni della Provincia di Bologna ad alta tensione abitativa, ed a 5.500 per tutti gli altri. Il tutto a fronte di un periodo di morosità non superiore a 12 mesi, e chiaramente il contratto di affitto regolarmente registrato; il richiedente i contributi può essere un cittadino italiano, comunitario o di Paesi extra UE in possesso di un regolare permesso di soggiorno.