Gli italiani si dimostrano sempre di più popolo di proprietari immobiliari. Stando infatti a quanto riportato dall’Agenzia del Territorio nel suo rapporto “Gli immobili in Italia 2011”, la stragrande maggioranza delle famiglie della penisola sarebbe proprietario della prima casa, confermando in tal modo la straordinaria affezione che i nuclei familiari della Penisola hanno sempre riposto nei confronti degli investimenti nel mattone.
Il rapporto “Gli immobili in Italia 2011” sostiene infatti che il 79,1% delle famiglie italiane vivrebbe nella propria casa, con una diffusione dell’abitazione di proprietà davvero molto elevata, che trova pochi uguali sul fronte internazionale, e che non può che esercitare dei forti riflessi su quelle che sono le scelte di impiego dei propri risparmi da parte delle nuove generazioni, sempre più in difficoltà nel perseguimento del desiderio di acquisto della prima casa.
Il rapporto sostiene infatti che complessivamente sono presenti sul territorio italiano 59 milioni di unità immobiliari, che generano una rendita complessiva di 33,5 miliardi di euro. Un numero che è probabilmente da rivedere in netto rialzo, visto e considerato che gli immobili fantasma presenti sul territorio della penisola non mancano di certo, e che i recenti sforzi hanno contribuito solo a ridurre dall’emersione consolidata.
Tuttavia, anche nel comparto immobiliare, non mancano le iniquità. Basti pensare che, emerge ancora dal rapporto, il 5% dei proprietari immobiliari più ricchi detiene un valore complessivo delle proprietà pari a circa il 25% del totale, mentre il 50% dei proprietà immobiliari più poveri, detiene una percentuale della torta del real estate italiano che è inferiore al 20% del valore delle abitazioni (il 18,7%).
Il futuro del mercato immobiliare italiano non sembra tuttavia essere in grado di consolidare tali dati. La crisi economica sta infatti rendendo l’operazione di acquisto della prima casa un vero e proprio miraggio per milioni di giovani.
