Novità nell’immobiliare per Legacoop che nei giorni scorsi ha deciso di dare vita a un’immobiliare per rafforzare la crescita delle cooperative sociali. Si tratta della Sis, la Società immobiliare per le cooperative sociali, nata a Bologna da tre strutture finanziarie di Legacoop: Coopfond, CCFS e Cooperare oltre a venti imprese nazionali del settore. La nuova nata di Legacoop è una società che acquisirà o realizzerà immobili necessari allo sviluppo delle attività e lo farà per conto delle cooperative sociali. Ma qual è la ragione che ha spinto la cooperazione a questa decisione? In realtà, il mondo della cooperazione stava già da tempo discutendo al suo interno sull’opportunità di risolvere un problema. Da un lato, infatti, gestione e costruzione della struttura entro cui erogare i servizi sono a loro carico. Dall’altro lato, però, solo per un esiguo numero di cooperative sociali sono a portata di mano le risorse finanziarie necessarie a questo compito.
E, così, sono sempre di più le società che corrono il rischio di veder sfmare opportunità anche importanti. Da qui è nata l’idea di dare vita alla SIS con il preciso scopo di “aprire per ogni cooperativa sociale maggiori opportunità di sviluppo e qualificazione, per il proprio sviluppo e per il benessere degli utenti”, come precisato da Legacoop in una nota. Nel capitale sociale dell’Immobiliare ci sono Coopfond, CCFS e Cooperare, ognuna con due milioni di euro, insieme a venti realtà della cooperazione sociale alcune delle quali gestiscono già immobili e che parteciperanno al capitale con una quota di 10.000 euro ciascuna. Una volta a regime la maggioranza del capitale della società sarà detenuta dalle cooperative sociali.
Dalla Legacoop puntualizzano anche che
Ogni investimento sarà coperto per il 30% con mezzi propri della società e per il restante 70% attraverso il ricorso all’indebitamento. La durata dei contratti di affitto degli immobili sarà pari a 18 anni. Il rischio imprenditoriale delle attività svolte all’interno degli immobili rimarrà a carico delle cooperative sociali, che potranno comunque essere parzialmente sostenute da Coopfond per far fronte agli oneri dell’operazione. È previsto un Consiglio d’Amministrazione di undici membri: sei membri saranno espressione dei soggetti finanziari e cinque rappresenteranno le cooperative sociali.