Nei prossimi giorni, in pieno ferragosto, si terrà un consiglio dei ministri straordinario. L’obiettivo è quello di varare in Italia un Decreto con misure che anticiperanno il pareggio di bilancio dal 2014 al 2013. C’è grande attesa per conoscere le misure nel merito e nel metodo; tra queste ci potrebbero essere provvedimenti sulla casa, ragion per cui tutti i cittadini, ma anche gli operatori di mercato, compresi gli agenti immobiliari ed i mediatori creditizi, sono col fiato sospeso. In particolare, sebbene siano ancora solo indiscrezioni, potrebbe spuntare una patrimoniale sulla casa, non su quella ad uso residenziale, ma sulle seconde e sulle terze case e così via. Ma le nuove tasse sulla casa quali effetti potranno avere sul mercato immobiliare?
Ebbene, in accordo con quanto riportato da Idealista.it, citando un articolo apparso su Libero, l’inasprimento della tassazione sulla casa giungerebbe in una fase di mercato alquanto difficile. Non siamo di certo al centro della crisi del mercato, ma in questi ultimi mesi abbiamo assistito a rilevazioni negative tanto sull’andamento dei prezzi degli immobili, quanto sulle richieste di mutuo da parte delle famiglie. Per non parlare delle imprese operanti nel settore dell’edilizia e delle costruzioni che oramai da tempo annaspano per diverse ragioni, tra cui le difficoltà legate all’accesso al credito, e la decrescenza rapida degli investimenti in opere pubbliche.
Con nuove tasse sulla casa lo scenario più grave, quello da evitare, è che nel nostro Paese si generi una crisi del credito immobiliare, e quindi situazioni di insolvenza a livello di mutui che andrebbero a colpire cittadini ed imprese, ma anche le banche che di certo hanno vissuto tempi migliori rispetto a quelli attuali. Vedremo quindi se l’attuale Governo di centrodestra introdurrà o meno, in nome della stabilità dei conti pubblici, la tanto temuta patrimoniale, spesso bollata come una misura di sinistra.