Stando a quanto affermato dalla Canadian Real Estate Association, in un comunicato stampa recentemente diffuso, le vendite di case non nuove nel Paese sarebbero diminuite al livello minimo degli ultimi sei mesi. Simile destino sarebbe inoltre toccato al trend assunto dai valori commerciali oggetto di conclusione delle compravendite, che hanno fatto registrare una corposa diminuzione nel settimo mese del 2011.
Gli acquisti di case sul mercato secondario – cioè gli acquisti di case “usate” – sono diminuite di 0,1 punti percentuali a 37.492 unità rispetto al mese precedente, quando invece crebbero di 2,6 punti percentuali. L’associazione precisa tuttavia che su base annua il trend rimane fortemente crescente, con uno sviluppo delle operazioni di compravendita che rispetto al luglio dell’anno prima registra un ritmo pari a 12,3 punti percentuali.
Il mercato immobiliare canadese si sta così caratterizzando di una nuova fase dai contorni ancora difficili da delineare, dopo una rincorsa alla crescita che perdura dal 2009, da quando cioè un significativo flusso di acquirenti ha assunto vantaggio dai bassi tassi di interesse applicati alle operazioni di finanziamento, e alla disponibilità di credito di quelle banche sottrattesi dalla crisi finanziaria internazionale.
Per quanto riguarda i prezzi medi di conclusione delle compravendite, nel mese di luglio il valore commerciale di riferimento è stato pari a 361.181 dollari canadesi (circa 366.998 dollari statunitensi), per il livello più basso dal mese di gennaio ad oggi. I prezzi rimangono comunque decisamente superiori a quelli di un anno fa, con un ritmo di crescita su luglio 2010 che è oggi pari al 9,3%.
Su base regionale, l’associazione ha infine riscontrato aumenti delle vendite a Montreal, Calgary ed Edmonton. In diminuzione di 0,8 punti percentuali le vendite di case a Toronto; ancora, peggio, con una contrazione di 3,2 punti percentuali, le vendite di case a Vancouver.