Secondo quanto rivela l’House Price Monitor scozzese, della Lloyds TSB Scotland, pubblicato pochi giorni fa, i prezzi delle proprietà immobiliari abitative scozzesi sarebbero cresciuti di buona lena durante gli ultimi tre mesi, arrivando a gonfiare i valori di mercato delle case della nazione ad un prezzo medio che è pressoché identico a quello riscontrabile quattro anni e mezzo fa, prima dell’inizio della crisi di settore.
Su base annua, infatti, i prezzi delle case sarebbero cresciuti di 0,4 punti percentuali mentre complessivamente, ad oggi, il valore commerciale medio di un appartamento scozzese sarebbe pari a circa 152.500 sterline. Una buona ripresa rispetto al minimo recente storico riscontrato nello scorso inverno, quando l’andamento dei valori commerciali toccò un picco molto basso, dal quale poi i prezzi partirono in recupero.
Per quanto concerne i volumi di compravendita, invece, il report segnala ancora delle attività molto deboli. Ad ogni modo, l’ottimismo – pur cauto – sembra regnare all’interno dei confini nazionali, con i principali osservatori pronti a stimare un rapido incremento delle operazioni di acquisto di case nuove e usate, di prime e di seconde abitazioni, a partire dalla fine della prossima stagione autunnale.
Per il mercato immobiliare scozzese, infatti, gli acquisti di case durante la prima metà del 2011 sono stati inferiori di 12 punti percentuali rispetto a quelli riscontrati nello stesso periodo del 2010. Per quanto riguarda il numero di transazioni rilevate nel solo mese di giugno 2011, invece, il numero di acquisti di case nuove e usate è stato pari a – 17 punti percentuali rispetto al sesto mese del precedente esercizio.
L’economia scozzese è ad ogni modo uscita dalla recessione nella quale era caduta nel 2009, con un incremento della produttività di 0,1 punti percentuali. La crescita continuerà ad essere debole anche nei prossimi trimestri, in linea con la situazione di grande instabilità che contraddistingue il vecchio Continente.