Secondo quanto rivela un report governativo, i prezzi delle proprietà immobiliari della Cina sarebbero diminuite ancora, con una contrazione che nel corso del mese di ottobre ha riguardato 33 delle 70 principali aree metropolitane e urbane della nazione, oggetto del periodico monitoraggio da parte delle autorità governative.
A guidare il declino dei valori commerciali immobiliari è stata la città di Wenzhou, con una contrazione dei valori di mercato pari a 4,6 punti percentuali rispetto al precedente mese di settembre, rappresentativo di un passo indietro oltre 10 volte più grave di quello riscontrato nella media del più popoloso Paese asiatico, che grazie a una serie di provvedimenti intrapresi dalle istituzioni centrali e locali, sta cercando di contrastare in maniera piuttosto ingente l’apprezzamento del real estate nazionale.
Secondo gli analisti, con l’andamento negativo del mese di ottobre sarebbe finalmente possibile affermare che il mercato immobiliare cinese è giunto a un livello di rottura , con un’inversione di tendenza che potrebbe aprire nuove fasi del real estate asiatico per diversi anni a questa parte. I prezzi, infatti, non solo subiscono cali più o meno ingenti nel settore abitativo delle grandi città (quelle che erano prioritariamente interessate dai provvedimenti governativi), ma sembrano ora calare anche nei piccoli centri, e nelle città secondarie.
Ancora, la contrazione dei valori commerciali sembra ora riguardare tutti i principali settori del comparto immobiliare abitativo, spostandosi dalle nuove costruzioni, fino ad arrivare al più importante mercato secondario (cioè quello delle case non nuove)
Secondo quanto affermato da una recente osservazione della Franklin Templeton Investments’ Emerging Markets Group, infine, i prezzi delle case potrebbero diminuire tra il 15% e il 30% nel corso dei prossimi due anni. BNP Paribas, pochi giorni fa, ha invece previsto una contrazione di circa 10 punti percentuali entro la seconda parte del prossimo anno.