Secondo quanto afferma una ricerca condotta dalla Rightmove Plc, i prezzi delle proprietà immobiliari britanniche richieste dai venditori, sarebbero calate di un ritmo record durante l’ultimo anno, durante il corso del mese di novembre. La causa scatenante di questa nuova riduzione delle “pretese” dei venditori, andrebbe ricercata fondamentalmente nell’incremento delle criticità dell’area euro, che hanno aumentato le incertezze economiche sul recupero della produzione nazionale, ed hanno altresì provocato il ritiro di migliaia di potenziali compratori dal porre in essere le operazioni immobiliari precedentemente pianificate.
Come conseguenza di quanto sopra, il prezzo medio richiesto dai venditori di una casa in Inghilterra e in Galles è diminuito di 3,1 punti percentuali rispetto a quanto riscontrato nel corso del mese di ottobre, per un valore in termini assoluti pari a circa 232.144 sterline, per il più grave declino su base mensile mai riscontrato dal mese di novembre dello scorso anno.
Stando ai contenuti specifici dell’analisi Rightmove, tutte le 10 macro regioni in Inghilterra e in Galles, oggetto del monitoraggio della società, avrebbero subito una flessione dei prezzi nel corso del mese di novembre: erano più di tre anni che tutte le 10 macro aree protagoniste dell’analisi non subivano un andamento così uniforme.
Come sempre accade, l’andamento dell’area metropolitana di Londra è stato sicuramente più soddisfacente della media nazionale. Il calo delle nuove proprietà immobiliari in vendita ha infatti ridotto l’offerta di mercato e, di conseguenza, ha contratto la forbice tra la domanda e le proposte, andando a limitare il declino dei prezzi nella capitale a “soli” 1,2 punti percentuali.
Complessivamente, il numero delle nuove proprietà immobiliari finite sul mercato è calato di 13 punti percentuali su base mensile, per il più basso livello dal collasso della Lehman Brothers Holding Inc., avvenuto nel corso del 2008.