Secondo quanto affermato dalla National Association of Realtors, il numero delle case non nuove, vendute nel corso del mese di ottobre, sarebbe inaspettatamente cresciuto nel corso del mese di ottobre. Stando alle prime analisi, l’incremento nel numero delle transazioni immobiliari abitative compiute all’interno del mercato nordamericano, sarebbe attribuibile all’abbassamento dei valori di mercato delle case, elemento che avrebbe a sua volta attratto una schiera crescente di potenziali compratori.
Gli acquisti sono così aumentati di 1,4 punti percentuali, per un volume annualizzato che si riavvicina alla soglia delle 5 milioni di unità (4,97 milioni). Il prezzo medio delle case è invece calato di 4,7 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre il numero delle case vendute nel corso del mese di ottobre, fa sì che il decimo mese del 2011 sia stato il peggior mese di ottobre dal 2005 a questa parte.
A generare beneficio all’andamento delle transazioni di vendita delle case sul mercato secondario americano è anche stato il costo del denaro estremamente contenuto. I tassi di interesse applicati ai mutui casa sul mercato statunitense è ancora vicino ai minimi storici, rendendo così le operazioni di finanziamento immobiliare estremamente convenienti rispetto a quanto accadeva appena pochi anni fa.
“Il mercato immobiliare americano si sta per stabilizzare” – dichiara un recente studio compiuto dalla BMO Capital Markets – “ma per osservare una tangibile ripresa, occorrerà attendere ancora parecchio tempo. Il recupero è una strada piuttosto lunga. Ci sono ancora troppe proprietà immobiliari oggetto di precedente pignoramento sul mercato, e la domanda dovrà rafforzarsi stabilmente sopra quota 5 milioni di unità annualizzate per poter assorbire il bacino di case invendute” – conclude infine la nota della BMO Capital Markets – “e alleviare le pressioni al ribasso nei prezzi di vendita delle case”.