Secondo quanto affermano gli economisti di Bloomberg, nel corso dell’undicesimo mese dell’anno le attività dei costruttori immobiliari avrebbero subito una discreta ripresa, avviando cantieri in maniera più dinamica e corposa rispetto ai mesi precedenti, e significando – presumibilmente – una ripresa delle attività del mercato, con stabilizzazione dei volumi nel corso del prossimo 2012.
Bloomberg News afferma infatti che i nuovi cantieri sono cresciuti di 1,1 punti percentuali, ai massimi degli ultimi 10 anni, per un livello medio di 635 mila unità. Anche i permessi edilizi, dato utile per interpretare in anteprima come si evolverà il mercato delle costruzioni, hanno tenuto una buona posizione, cedendo qualche terreno dai massimi livelli di ottobre, che ha rappresentato il mese più attivo dagli ultimi 19 mesi. Segnali che infondono parziale fiducia agli economisti e agli osservatori locali, convinti che la parte più buia del segmento sia già stata riscontrata.
Secondo quanto invece affermano gli economisti di Moody’s, la domanda immobiliare dovrebbe crescere gradualmente nel corso della primissima parte del 2010, come conseguenza di un leggero miglioramento del mercato occupazionale, e di uno sviluppo positivo delle politiche creditizie degli istituti di credito. Tuttavia, il considerevole numero di case da vendere, ancora esistenti sul mercato, continuerà a permanere sul medio termine, influenzato negativamente dal fenomeno dei pignoramenti, e quindi ponendo le basi per potenziali rischi di contrazione per il segmento delle nuove costruzioni.
Elementi positivi, invece, sul fronte dei tassi di interesse applicati mediamente alle operazioni di finanziamento immobiliare: il costo del denaro dovrebbe mantenersi su livelli piuttosto bassi per il corso dell’intero 2012, conferendo così ai mutuatari che desiderassero indebitarsi per portare a compimento una transazione immobiliare, di poter realizzare in maniera più vantaggiosa l’indebitamento necessario per consolidare le transazioni in riferimento.