Sono sostanzialmente negativi i dati relativi all’andamento del comparto dei mutui per un 2011 appena conclusosi. Secondo quanto afferma l’osservatorio mutui di Mutui-Internet.it, infatti, l’anno si sarebbe chiuso con una domanda di prestiti per importi medi in fase calante, con un volume medio del terzo trimestre pari a 157.785 euro, e un volume medio del quarto trimestre invece pari a 152.650 euro.
Ciò che non cambia è invece la durata media del mutuo, intorno ai 26 anni: un indicatore che rende pertanto nota la preferenza degli italiani per finanziamenti di lunga estensione temporale, concentrati orientativamente tra i 30 anni e – soprattutto – i 25 anni. Il reddito medio dei richiedenti risulta infine essere pari a un livello di poco superiore ai 2 mila euro netti mensili (2.077 euro).
Sempre secondo quanto affermato dall’osservatorio di Mutui-Internet.it, gli utenti che si sono rivolti alla piattaforma per richiedere l’accensione di un finanziamento sarebbero stati pari a 13 mila, ben 2 mila unità in meno rispetto a quanto riscontrato nel trimestre precedente. Si tratta ad ogni modo di dati che – come precisa il responsabile web-marketing del portale – non si riferiscono a una sola contrazione delle attività del sito, quanto a una generale flessione delle transazioni.
“Da un lato, le richieste di finanziamenti in internet rimangono alte” – dichiara Enrico Piacentini – “ma il caso fisiologico dovuto ai costi del founding e dell’incertezza finanziaria si fanno sentire anche sul web”. Circa tre richieste su quattro hanno riguardato l’acquisto della prima abitazione, il 7,1% una surroga, il 4,8% l’acquisto della seconda abitazione e il 5,5% una sostituzione + liquidità (cioè un trasferimento di mutuo con contestuale richiesta di nuovo denaro). L’83% dei richiedenti un mutuo sono lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, il 7% autonomi con partita Iva, il 3,4% liberi professionisti, il 3% dipendenti a tempo determinato, l’1,6% pensionati.