Il tasso degli uffici “vacanti” (privi di un locatore) è calato negli ultimi tre mesi, prolungando un recupero che dura oramai da un anno. A costituire beneficio per questo comparto del mercato immobiliare statunitense è stato un rallentamento nella “fornitura” di nuovi spazi commerciali, elemento che ha permesso di ridurre la forbice tra l’offerta e la domanda, come confermato da un recentissimo report condotto dalla Reis.
Il tasso di uffici vacanti è così calato a quota 17,3 punti percentuali rispetto ai 17,6 punti percentuali dell’ultimo trimestre dello scorso anno, e rispetto ai 17,4 punti percentuali del terzo trimestre. Il tasso percentuale riscontrato alla fine del 2011 è il più basso mai rilevato dalla società di consulenza e di ricerca newyorkese dalla fine del 2009 ad oggi, con le ovvie conseguenze positive in merito all’analisi condotta.
Sempre secondo gli analisti della Reis, il mercato immobiliare statunitense – almeno per quanto concerne il segmento commerciale – è pronto per avviare un importante processo di recupero del gap negativo accumulato durante l’epoca di crisi. Spinto dalla rimonta delle compagnie tecnologiche e energetiche, infatti, la domanda di uffici e di spazi commerciali dovrebbe poter continuare a crescere di buona lena anche nel corso di tutto il 2012.
Il miglioramento delle condizioni occupazionali – con un tasso di disoccupazione calato oltre le attese – permetterà inoltre agli operatori del settore di poter conseguire un flusso di richieste continuo, a beneficio dell’andamento dei valori commerciali.
Se la domanda dovesse crescere con ritmi eccessivamente elevati, tuttavia, verrebbe a crearsi una situazione inversa, a causa di una ristrettezza delle proposte di spazi ad uso ufficio. Nel corso del quarto trimestre del 2011, il ritmo di realizzazione di nuovi spazi è vistosamente calato (per un volume minimo degli ultimi 15 anni), ponendo le potenziali basi per un potenziale prolungamento di tale trend.