Secondo quanto affermato dai dati diffusi dal Dipartimento del Commercio di Washington, le nuove attività di costruzione di proprietà immobiliari avrebbero subito un forte rallentamento durante il mese di dicembre, arrivando a collocarsi su soglie significativamente inferiori a quelle precedentemente attese da parte dei principali analisti di mercato.
Stando ai dati ufficiali, infatti, i cantieri avrebbero dato il via a un volume annualizzato di nuove costruzioni pari a 657 mila unità abitative, in calo di 4,1 punti percentuali rispetto a quanto rilevato alla fine del precedente mese di novembre. A subire contrazioni più gravi della media sarebbero state inoltre le costruzioni di fabbricati adibiti a ospitare più unità abitative, mentre le unifamiliari avrebbero tenuto meglio il mercato.
L’andamento rilevato nel segmento non ha ad ogni modo sorpreso coloro che avevano dipinto scenari più negativi, considerando che sarà molto difficile poter rilevare una forte ripresa del mercato delle nuove costruzioni fino a quando lo stesso mercato primario e secondario non digerirà tutte le case invendute: un obiettivo la cui realizzazione temporale non potrà che verificarsi nel medio periodo, considerato che il volume delle case pignorate non arresta a diminuire.
Gli economisti della Wells Fargo Securities, in proposito, stimano che i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo potrebbero calare di altri 5 o 6 punti percentuali prima di raggiungere l’attesa stabilizzazione. Il fondo del mercato dovrebbe essere toccato entro la fine dell’anno in corso, mentre a partire dal 2013 in poi i prezzi potrebbero conoscere una lenta risalita.
Per quanto concerne le principali previsioni di mercato, gli analisti contattati da Bloomberg News auspicavano nuove costruzioni per volumi annualizzati di circa 680 mila unità, mentre quelli della Wells Fargo Securities avevano stimato la produzione annua in circa 660 mila nuove unità abitative.