Secondo alcune recenti previsioni, i prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo in Brasile dovrebbero crescere ancora durante il 2012, seppur con ritmi sensibilmente inferiori a quanto riscontrato nel corso degli esercizi precedenti. Un sondaggio compiuto tra alcuni esperti finanziari auspica infatti una crescita dei valori commerciali compresa tra un minimo di 5 e un massimo di 10 punti percentuali, con il pericolo – tuttavia – che si possa finire in una pericolosa bolla speculativa.
A trainare la crescita del mercato immobiliare brasiliano è la locale “classe media”, il cui reddito e il tenore di vita è significativamente migliorato negli ultimi anni, con un ampio volume di persone che ha scelto di abbandonare la strada della locazione per decidere di acquisire una propria prima casa, contribuendo in tal modo a generare evidenti pressioni al rialzo nel corso dei prezzi delle proprietà abitative del Paese sud americano.
Il mercato immobiliare brasiliano sta inoltre diventando sensibilmente più maturo, con una contrazione delle aree dedicate ai sobborghi più poveri (che, ad ogni modo, continuano a persistere e a interessare una fascia discretamente vasta della popolazione nazionale). I prezzi dovrebbero inoltre raggiungere una propria stabilizzazione nel medio periodo.
A San Paolo, la più grande città brasiliana, i prezzi delle nuove case sono cresciuti dell’85% da aprile 2009 a ottobre 2011, per una media di 6.019 reais a metro quadro (circa 3.250 dollari). L’inflazione, nello stesso periodo, è invece cresciuta di quasi 15 punti percentuali. Diversi i fattori strumentali a supporto di tale performance, che tuttavia non dovrebbe riproporsi – almeno in tali proporzioni – nel 2012 appena iniziato.
Dei quattordici esperti consultati, solamente tre sostengono che i valori delle case cresceranno oltre i 10 punti percentuali, mentre undici sono convinti che l’incremento dei prezzi si aggirerà tra i 5 e i 10 punti.