Secondo una nuova ricerca condotta e diffusa sul mercato immobiliare britannico, circa un terzo delle proprietà abitative attualmente in vendita avrebbero subito una riduzione di prezzo commerciale almeno una volta dal loro primo ingresso sul mercato. In altri termini, le case avrebbero subito degli “sconti” più o meno significativi, concretizzati in tagli applicati successivamente al primo riscontro negativo da parte del mercato stesso.
Stando a quanto affermato dalla stessa ricerca – formulata dal sito web Zoopla – lo sconto medio sul prezzo originariamente proposto sarebbe pari a circa 7,5 punti percentuali, per un controvalore in termini assoluti pari a 19.580 sterline. Lo sconto medio sarebbe pertanto più “grave” di mezzo punto percentuale rispetto a un anno fa, quando la riduzione era pari a oltre mille sterline in meno di oggi (circa 18.475 sterline, secondo le rilevazioni Zoopla).
In questo modo, i proprietari immobiliari cercano di porre in essere delle mosse che possano convincere i compratori a farsi avanti e concludere in tempi rapidi la transazione di compravendita immobiliare. Un comportamento che ha coinvolto un grandissimo numero di operatori, per una riduzione del valore potenzialmente transabile che oggi arriva a quota 2,5 miliardi di sterline.
In cima alla lista delle aree urbane che hanno riscontrato il più elevato ammontare di riduzioni di prezzi vi è Glasgow, con uno sconto pari a 9,2 punti percentuali, pari a 12.566 sterline. Forti sconti anche a Blackpool, con tagli pari a 9 punti percentuali rispetto al prezzo originario, e a Maidstone, con contrazioni dei valori commerciali pari a 8,5 punti percentuali, o 19.668 sterline.
La più elevata proporzione tra sconti e prezzi originari si rileva invece a Stockport, con una contrazione dei valori pari al 49%: nell’area urbana oggetto di attuale considerazione, pertanto, i venditori hanno praticamente dimezzato il prezzo delle proprie case dal momento del loro sbarco sul mercato.