Stando a quanto affermato dal report di Urban Redevelopment Authority, il livello delle vendite di proprietà immobiliari abitative a Singapore, nel mese di gennaio, ha invertito la tendenza negativa che caratterizzava il real estate locale negli ultimi trimestri, permettendo al volume di transazioni di compravendita di poter rimbalzare dal livello minimo degli ultimi due anni, grazie allo sviluppo di alcuni progetti immobiliari nelle aree suburbane.
Le vendite di case in favore ai privati è così cresciuto da quota 632 unità abitative di dicembre all’attuale livello di 1.872 unità, per la soglia più elevata dallo scorso mese di novembre 2010. Il crollo del mese di dicembre, ricordiamo, era stato indotto dall’imposizione di nuove tasse da parte del governo sugli acquisti di proprietà immobiliari, per un provvedimento da inquadrarsi nell’ottica di un ulteriore tentativo di freno alla crescita dei prezzi (che il governo locale cerca di contrastare dal 2009).
Stando a quanto affermato dalla Jones Lang LaSalle Inc., uno dei principali operatori consulenziali e di intermediazione nel comparto, l’attuale trend dovrebbe proseguire per l’intero 2012. Forti dubbi sulle possibilità di reale contrasto alla crescita dei prezzi, visto e considerato che – per mantenere i volumi di transazioni – i costruttori stanno assorbendo parte dell’impatto fiscale della recente politica governativa applicata dal governo.
Tra le principali misure imposte dallo Stato, ricordiamo come società e investitori stranieri siano ora costretti a pagare 10 punti percentuali di nuove tasse per l’acquisto di proprietà immobiliari. La sovra imposta per i residenti è invece pari a 3 punti percentuali per la seconda casa. Precedentemente, il governo aveva imposto una tassa di un punto percentuale per la prima proprietà immobiliare dal valore pari a 180 mila dollari locali, 2 punti percentuali per i secondi 180 mila dollari, e 3 punti percentuali per i successivi.