Milano Finanza ha appena pubblicato un report di Confedilizia su quanto accadrà in merito all’imposizione fiscale sulle seconde case dopo l’applicazione dell’IMU. Secondo quanto afferma l’associazione degli operatori edilizi, che ha confrontato l’ICI dovuta nel 2011 con l’IMU da versare ne l2012, nella migliore delle ipotesi i contribuenti italiani proprietari di una seconda casa dovranno pagare un’imposta che sarà pari al doppio di quanto precedentemente riscosso dalle casse comunali, con veri e propri casi limite, come quello di Forlì, dove l’incremento rispetto alla precedente ICI è pari a 3.037 punti percentuali.
Ad ogni modo, lo stesso articolo cerca altresì di spegnere i facili fuochi delle polemiche: per comprendere maggiormente nel dettaglio quali saranno i riflessi negativi sulle tasche dei proprietari di seconde case bisognerà infatti attendere ancora qualche mese. La ragione è semplice: i singoli Comuni hanno la possibilità di manovrare liberamente (entro alcuni limiti stabiliti in decreto) le aliquote sull’imposta municipale unica da applicare sulle seconde case. Considerando che i budget delle municipalità devono essere approvati entro la fine di giugno, e che a maggio è prevista la tornata elettorale amministrativa, è probabile che la maggior parte dei sindaci provveda a licenziare il provvedimento attuativo delle nuove aliquote IMU solamente nelle ultime settimane disponibili.
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Pertanto, così come già in vigore in alcuni Comuni più virtuosi che invece hanno già provveduto a determinare l’aliquota IMU per le prime e per le seconde case, è presumibile che le tasse sul possesso di seconde casse possano essere portate in aumento significativo, andando a controbilanciare un mantenimento di aliquote tendenti al minimo per quanto invece concerne la proprietà della prima casa.
Ancora qualche settimana, e sapremo se la nostra previsione troverà o meno un riscontro concreto. Continuate a seguire i nostri aggiornamenti sulla materia per ulteriori aggiornamenti.
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