Ieri abbiamo avuto modo di vedere quali sono le principali caratteristiche della nuova imposta municipale unica, e in che modo l’IMU potrebbe gravare sulle spalle dei contribuenti italiani proprietari di un immobile. Oggi cerchiamo di capire in che modo procedere al pagamento della prima rata IMU 2012, e come prepararsi al meglio per le successive scadenze di settembre e – soprattutto – di dicembre.
Il pagamento della prima rata IMU 2012 dovrà essere effettuato entro la data del 16 giugno 2012. Considerato che quest’anno il 16 giugno cade di sabato (pertanto, giornata non feriale), il pagamento slitterà al 18 giugno 2012. Per procedere al versamento di quanto dovuto a titolo IMU sarà possibile utilizzare uno dei moduli F24 predisposti dall’Agenzia delle Entrate.
A tal proposito, ricordiamo come le Entrate abbiano recentemente rilasciato un nuovo modulo F24 che incorpora le modifiche tecniche (inserimento codici tributi, modifica denominazione sezioni) derivanti dall’introduzione dell’IMU. La stessa Agenzia ha tuttavia reso noto che i vecchi modelli (quelli, per intenderci, che riportano la dicitura ICI) possono essere comunque utilizzato proficuamente entro la data del maggio 2013 e, pertanto, possono ben adempiere al pagamento della prima rata IMU 2012, e quelle successive.
Tornando all’importo della prima rata IMU 2012, questa sarà pari al 50% (o a un terzo) di quanto dovuto con l’aliquota base. Sotto tale punto di vista, doverose sono due precisazioni.
La prima è relativa al fatto che la ripartizione dell’IMU in tre tranche è una semplice opzione in capo al contribuente, che potrà pertanto astenersi dal fruirne, pagando l’acconto di giugno e il conguaglio di dicembre (e saltando così la rata di settembre).
La seconda è invece relativa al fatto che il pagamento IMU di giugno andrà calcolato con le aliquota base (0,40% e 0,76% per prime e seconde case), senza incorporare le modifiche che i Comuni potranno licenziare sfruttando i margini di propria autonomia, e senza tenere in considerazione di quelle che potrebbero essere le prossime modifiche effettuate dal governo sulle stesse aliquote.
