Anche nella Regione Friuli Venezia Giulia è ufficialmente entrata in vigore la Legge sul “piano casa“; a renderlo noto ed a metterlo in evidenza è l’Ance, Associazione Nazionale Costruttori Edili, la quale sottolinea in particolare come le norme, contenute nel Codice regionale sull’edilizia, non possano essere oggetto di alcuna limitazione da parte dei Comuni.
Questo in pratica significa che, ai fini del rilascio del titolo abitativo per gli interventi di ampliamento, demolizione e contestuale ricostruzione degli edifici, è possibile procedere da subito con la presentazione delle domande al fine di realizzare le opere.
Per quanto riguarda l’avvio dei lavori, questi dovranno avvenire entro massimi cinque anni dall’entrata in vigore della Legge nella Regione Friuli Venezia Giulia. Per quanto riguarda invece le tipologie di intervento, in Friuli è particolarmente interessante il caso relativo alla sostituzione di edifici cosiddetti “non coerenti”; è il caso, nello specifico, in cui si attui un intervento finalizzato alla demolizione parziale o totale di un edificio esistente che ha delle caratteristiche architettoniche, storiche e paesaggistiche che non sono coerenti con il patrimonio immobiliare ed edilizio circostante.
Ebbene, nel caso in cui a fronte di tale demolizione, totale o parziale, l’intervento comporti non un ampliamento della cubatura, ma una diminuzione dei volumi e delle superfici utili, il soggetto che interviene può allora concordare con il Comune del territorio friulano il trasferimento dei diritti di edificazione; questo trasferimento, nello specifico, può avvenire a seguito della stipula di una apposita convenzione che non solo trasferirà i criteri edificatori “residui” in un’altra area per costruire, ma questi verranno incrementati del 50%. Nella Regione Friuli Venezia Giulia, in ogni caso, non è realizzabile alcun tipo di intervento su aree, tra l’altro, soggette a vincolo assoluto di non edificabilità, vincolo di esproprio, sicurezza stradale, sismica, statica ed antincendio, tutela del paesaggio, dell’ambiente e dei beni culturali.