Sono arrivati in consolidamento i dati ufficiali relativi all’andamento del mercato immobiliare torinese nel corso del 2011. Nello scorso anno, le quotazioni delle abitazioni del capoluogo piemontese sarebbero diminuite del 2,1%, dopo che nel 2010 erano riuscite a “chiudere” in territorio positivo, mostrando un leggero rialzo a quota 0,4 punti percentuali, che aveva a sua volta interrotto un biennio (il 2008 e il 2009) di forti flessioni.
In particolare, le zone centrali di Torino avrebbero registrato una discreta stabilità a partire dalla seconda parte del 2011, con un buon andamento dei prezzi che ha riguardato specialmente le zone di San Salvario – Valentino – Università, dove l’incremento della domanda e gli investitori che hanno garantito una buona richiesta di bilocali e trilocali senza ricorrere al mutuo, hanno contribuito a mantenere i prezzi su buoni livelli.
A subire una diminuzione della domanda di abitazioni da parte di coppie e famiglie, sono invece quelle fasce di clientela che ha dovuto ricorrere a un mutuo, e che ha dovuto pertanto scontrarsi con un’offerta bancaria sempre più timida, e contraddistinta da una chiusura totale o parziale nei confronti delle concessioni creditizie, e da loan-to-value sempre più contenuti, ben lontani dall’80% – 100%.
Per quanto concerne le tipologie abitative più apprezzate, spiccano ancora quelle posizionate lungo il corso Massimo D’Azeglio, con immobili che possono costare 3.500 – 4.000 euro al metro quadro. I lavori di costruzione di un comprensorio di 9-10 piani all’incrocio tra corso Massimo D’Azeglio e corso Dante, dovrebbe generare la creazione nel breve termine di un centro commerciale e nuovi appartamenti, con quotazioni a nuovo pari a 5.000 – 5.500 euro al metro quadro.
► INVESTIMENTI IMMOBILIARI ITALIANI ANCORA CONVENIENTI
Ancora, una delle zone più ricercate risulta essere quella di via Monti, via Sclopis, a ridotto del Parco del Valentino, con case indipendenti o di 2-3 piani con valori di 4.500 euro al mero quadro. Più economiche le abitazioni che sorgono nell’area di via Ormea, corso Raffaello e via Nizza, con immobili usati scambiati a prezzi di 2.500 euro al metro quadro.