Secondo quanto ci riportano le ultime rilevazioni puntuali compiute sull’andamento delle quotazioni immobiliari delle case a Napoli, anche durante la seconda parte del 2011 i prezzi delle proprietà ad uso abitativo avrebbero subito una contrazione piuttosto significativa, pari al 3,3 per cento, che ha condotto l’intero 2011 a chiudere con quotazioni medie in calo del 5,5 per cento, contro la flessione del 3 per cento del 2010, quella del 6,1 per cento del 2009, quella del 6,8 per cento del 2008 e quella dell’1,6% nel 2007, primo anno di negatività nelle quotazioni del capoluogo campano.
A salvarsi da questa ondata di tagli dei prezzi sono state le quotazioni delle abitazioni della zona del Centro – Duomo, che hanno segnalato un lieve incremento dei valori di mercato sulle abitazioni usate e di media tipologia, tendenzialmente acquistate da parte di coloro che possiedono una discreta capacità di spendita e che pertanto non hanno dovuto accendere un finanziamento immobiliare ipotecario per poter acquistare la propria casa.
Ne consegue che a subire un ribasso delle quotazioni sono state, principalmente, le case di livello economico – popolare, acquistate invece da coloro che hanno una capacità di spesa meno elevata, e che hanno dovuto ricorrere a un mutuo per supportare la propria operazione immobiliare (con ciò che ne è derivato sul fronte della difficile reperibilità dei fondi necessari per comprare l’unità abitativa).
► INVESTIMENTI IMMOBILIARI ITALIANI ANCORA CONVENIENTI
In misura prevalente, coloro che hanno acquistato nella seconda parte del 2011 sono stati soprattutto gli investitori che hanno impiegato capitali non superiori ai 100 mila euro, da destinare all’acquisto di monolocali e bilocali da mettere a successivo reddito. Per un monolocale si chiedono intorno a 400 – 450 euro al mese, mentre per un bilocale si arriva facilmente a 550 – 600 euro al mese, generando un discreto giro d’affari sul fronte delle locazioni.