Complice la crisi congiunturale e di settore, sempre più agenzie immobiliari sarebbero a rischio chiusura. Il fenomeno è diffuso in tutta Italia e, nel corso degli ultimi giorni, è stato sottolineato con preoccupazione dalla Confcommercio, che con Sergio Colombo, in particolare riferimento al mercato lucchese, spiega come “nelle agenzie si è passati da una media di otto compravendite al mese a tre”.
“Mentre i prezzi non si sono abbassati” – prosegue Colombo – “se non sensibilmente (meno 20%), sono scomparsi gli acquisti. Le banche non danno credito alle famiglie che vorrebbero investire, e la crisi finanziaria fa il resto”. Una fotografia certamente in grado di rispecchiare abbastanza sinteticamente il mercato immobiliare di Lecco, che sembra somigliare sempre più al resto della Penisola.
Nella sola provincia, secondo i dati Confcommercio, sarebbero circa 70 le agenzie immobiliari presenti sul territorio: di queste, una decina ha chiuso i battenti dall’inizio dell’anno ad oggi, e tante altre rischiano di scomparire entro la fine dell’esercizio. “Alcuni hanno già messo in conto di chiudere l’attività entro fine anno, altri, quelli più strutturati, resistono cambiando modo di lavorare” – prosegue Colombo.
► PERCENTUALE ACQUISTO DA AGENZIA IMMOBILIARE
Il problema più grosso, stando all’analisi di Confcommercio, rimane comunque l’usato, soprattutto quando le abitazioni sono vecchie e in posizioni sfavorevoli, e i venditori non vogliono cedere sul prezzo, perchè magari non hanno grande necessità di denaro. “penso alle abitazioni rionali o dei comuni dormitori, che risalgono agli anni ’60 o ’70” – dichiara Colombo – “sono invendibili e tutte queste pratiche si affollano nei nostri database. Abbiamo immobili che da due anni non riusciamo a vendere e centinaia di casi di questo tipo, con una percentuale di successo nella vendita del 25%. Spesso siamo costretti a rifiutare le richieste di vendita perché è diventato impossibile gestirle tutte”.