L’immobiliare turistico può essere ancora una buona occasione per investitori professionali o famiglie (con acquisto di seconde case), soprattutto se concentrato nelle zone a maggior livello di attrattività. A parlarne, in particolare riferimento a quanto avviene nell’area di Ravenna, è stata la recente presentazione del Rapporto 2012 dell’Osservatorio nazionale della Fimaa (Federazione italiana mediatori agenti d’affari), sull’andamento del settore immobiliare turistico.
Dai dati del Rapporto – riporta il quotidiano online ravennanotizie.it – “si evidenzia come, pur in presenza di una decisa rarefazione del numero dei contratti in campo nazionale, nelle località turistiche del Ravennate i prezzi si mantengono al livello dello scorso anno. In Italia il mercato delle vendite degli immobili turistici presenta un calo del venti per cento, mentre sulla costa romagnola e in particolare nelle località del Ravennate non vi sono variazioni di rilievo rispetto al 2011 né sui prezzi né sul numero delle compravendite”.
Per fare qualche esempio, prosegue il magazine, “a Marina di Ravenna un immobile di nuova costruzione ad uso turistico varia da un minimo di tremila a un massimo di 3.900 euro al metro quadro; immobili centrali usati da 2.400 a 3.350, periferici usati da 1.500 a 2.025”.
Ancora, “a Punta Marina i prezzi di immobili nuovi variano da 2.250 a 3.100 euro al metro quadro; quelli di centrali usati da 1.600 a 2.650, quelli di periferici usati da 1.350 a 1.900. Si mantengono sui dati 2011 anche i prezzi degli affitti, pur riscontrandosi una frequente riduzione del tempo di soggiorno, spesso ridotto di una settimana. In una fase di incertezza come questa l’investimento immobiliare per le vacanze o seconda casa continua a essere nel Ravennate un’opportunità ancora valida e probabilmente un rifugio appetibile per chi vuole investire i propri risparmi” – conclude infine l’approfondimento riportato dal giornale ravennate.