Mercato immobiliare italiano, cresce l’interesse estero

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Il presidente di Assoimmobiliare, Aldo Mazzocco, ha affermato quanto stia crescendo l’interesse degli investitori internazionali sul mercato immobiliare italiano. “L’’immobiliare si sta concretizzando come una classe di asset in Italia. Gli investitori sono consapevoli dei vantaggi complessivi e, per quanto riguarda il settore non quotato, si dimostrano particolarmente interessati alla qualità della gestione dei fondi e agli asset sottostanti” – aggiunge inoltre Casper Hesp, Director Research and Information di Inrev, come sottolineato dal Radiocor sulle pagine di Borsa Italiana.  

Il presidente di Assoimmobiliare, Aldo Mazzocco ha inoltre sottolineato come sia “davvero molto importante che il mondo internazionale del Real Estate italiano abbia si confronti con i principali investitori internazionali in veicoli non quotati. Favorire una maggior conoscenza del mercato italiano e delle sue peculiarita’ e’ obiettivo primario di Assoimmobiliare per aprire all’estero il nostro mercato”.

Un sondaggio realizzato dalla stessa associazione rivela in proposito come l’universo immobiliare sia prevalentemente occupato da compagnie assicurative e da enti pensionistici privati, con le prime che investono circa 19 miliardi di euro nel settore immobiliare (quasi la metà di tutta l’attività di investimento) e i secondi che invece investono sui 4,5 miliardi di euro (oltre l’11 per cento). Gli investimenti dei fondi pensionistici privati e delle fondazioni bancarie si attesta invece rispettivamente a 13,8 mld (35,8%) e 1,2 mld (3,1%).

“Sono sempre le compagnie di assicurazione” – continua la nota Assoimmobiliare – “a fare la parte del leone per quanto riguarda gli investimenti istituzionali nei fondi immobiliari non quotati, con il 58,8% del totale. I fondi pensionistici privati detengono il 28%, mentre i fondi pensionistici preesistenti e le fondazioni bancarie si attestano rispettivamente sul 7,3% e 5,5%. Secondo la Banca d’Italia, nel 2011 erano 303 i fondi immobiliari non quotati per un valore complessivo di 39,7 mld. Gli investitori puntano su una vasta gamma di tipologie di fondi. Tutti gli intervistati in occasione del sondaggio hanno affermato di aver investito in fondi “core”. Il 45% degli investitori ha optato per fondi a valore aggiunto e il 27% ha investito in fondi di tipo ‘opportunity’”.

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