Nonostante sia stata sempre considerata come una sorta di “isola felice”, anche il segmento di lusso del mercato immobiliare di Milano sta subendo gravi effetti derivanti dalla crisi. A dichiararlo sono le considerazioni compiute dall’Osservatorio sulle residenze esclusive (I semestre 2012), presentato pochi giorni fa nello stesso capoluogo lombardo da Tirelli & Partners e Nomisma, secondo cui negli ultimi due anni la percentuale di immobili di pregio venduti, sul totale dell’offerta, sarebbe calato dal 24,9 per cento al 7 per cento.
“Il mercato è immobile” – spiega Marco Tirelli, Senior Partner di Tirelli & Partners, come riportato sulle pagine di Casa & Clima – “sembra di assistere ad una partita a scacchi dove da un lato troviamo i proprietari che restano ancorati a richieste economiche ormai irraggiungibili, nella speranza che il mercato possa esprimere compratori d’affezione che le paghino; dall’altro troviamo una domanda ‘attendista’, che confida in un calo del livello dei prezzi autogenerato dal mercato. In questa situazione le trattative si sbloccano solo in presenza di potenziali acquirenti che compiano la prima mossa, formulando un’offerta concreta ai venditori. Sono i numeri a rivelarlo: la diminuzione dei prezzi è stata del 2,3% su base semestrale, del 3,2% su base annuale e del 4,1% nei due anni, mentre sul versante degli sconti, in due anni si è passati dal 4,9% al 12,4%. Le difficoltà nel concludere le trattative si riscontrano ovviamente anche in termini di tempi di vendita che si attestano oggi sui 14 mesi (quasi il doppio di due anni fa) e di ‘anzianità’ del prodotto sul mercato (in due anni si è passati da 6,8 mesi a 10,6)”.
Per quanto concerne un’analisi più territoriale, le zone che hanno registrato la migliore tenuta delle compravendite sarebbero state Magenta, Venezia-Duse e Brera-Garibaldi. Più in difficoltà la zona del Quadrilatero e, soprattutto, del Centro Storico (vedi anche il nostro approfondimento sull’immobiliare Milano terzo trimestre 2012).
Complessivamente, nel I semestre del 2012 il calo dei prezzi ha riguardato sia i livelli minimi che quelli massimi. “Due dinamiche uguali, ma con profonde diversità” – spiega Tirelli – “La riduzione dei valori massimi infatti racconta di trophy flats che abbandonano il mercato”.