Nuovo crollo del mercato immobiliare romano, che in alcune zone della Capitale è stato contraddistinto da una flessione in doppia cifra dei prezzi delle abitazioni. Secondo quanto afferma Tecnocasa, la contrazione dei valori abitativi avrebbe toccato il 5,3 per cento durante i primi sei mesi dell’anno, rispetto al primo semestre del 2011. Colpa della crisi, dell’Imu e di altre determinanti che hanno condotto la capacità di acquisto delle famiglie italiane in decisa flessione, con brutte prospettive per quanto concerne il futuro esercizio.
“Non è un caso” – ricorda un articolo di Alessandra Paolini su La Repubblica Roma – “che nella classifica delle zone con le quotazioni in picchiata ci sono i Parioli, da sempre la zona a più alta intensità di ricchezza. E la cifra è da brividi: 10,3 per cento nel giro di un anno. Il che vuol dire che se prima un appartamento si vendeva a un milione di euro, oggi va sul mercato a meno di 900mila. E forse scenderà ancora di più se si ha fretta di realizzare. “La media di attesa ormai – spiegano da Tecnocasa – è di tre, cinque mesi”. Anche Prati quartiere di moda negli ultimi anni perché non lontano dal centro, a due passi dal Tribunale e svecchiato dai locali che hanno aperto intorno a piazza Mazzini, ha incassato un 5,7 per cento. A farne le spese le abitazioni di grandi metrature. Tanti gli studi di avvocati in vendita. Reggono meglio il mercato i bilocali “che oscillano tra i 400 e i 480 mila euro. Ad acquistarli sono in particolar modo coppie giovani, aiutate economicamente dai genitori”, spiegano dal gruppo. E la crisi non ha risparmiato neanche il centro storico. Da un anno all’altro le quotazioni sono calate del 5,3 per cento nella zona intorno a piazza di Spagna, del 3,5 in quella vicino a piazza del Popolo e del 2,5 per cento per piazza Navona” (qui le quotazioni immobiliari primo semestre 2012).
Al di là di ciò, i prezzi a metro quadro rimangono ancora esosi, dai 9 mila ai 15 mila euro. In aggiunta, si tenga conto che il record di gravità spetta a è Palmarola a nord ovest di Roma, a ridosso del raccordo anulare, con un 16,7 per cento.