L’Agenzia del Territorio ha pubblicato la nota territoriale sull’andamento del mercato immobiliare residenziale di Catanzaro e provincia, per il primo semestre 2012. Stando a quanto affermato dalla nota, il territorio provinciale di Catanzaro sarebbe suddiviso in 10 macro aree provinciali, con quotazioni più elevate limitate alle zone di Catanzaro e di Lamezia Terme, dove il valore medio a metro quadro nel primo semestre 2012 è stato pari a 1.132 euro e 923 euro.
Nel I semestre 2012 – dichiara il magazine Catanzaro Informa – “la provincia è stata interessata da un numero di NTN pari a 1136, con una diminuzione del 19,6% rispetto allo stesso semestre del 2011. Per il periodo in esame le quotazioni degli immobili fanno registrare una generalizzata stabilità sull’intera provincia, con minime variazioni prossime allo zero. Un decremento dei valori appena più definito si registra nella macroarea di Catanzaro (-2,3%) e nella macroarea Costa di Soverato (-2,1%). È senza dubbio rilevante l’aver registrato un inizio della contrazione dei prezzi, poiché l’onda lunga della flessione, registrata a livello nazionale, comincia a lambire anche questa provincia”.
Record di estrema negatività nei comuni di Jacurso, Soveria Simeri, Cenadi, Gagliato, Gasperina, Olivadi, Magisano, Marcedusa, Martirano, Motta S. Lucia dove nel semestre in oggetto sarebbero state realizzate zero transazioni (qui invece il nostro approfondimento sul costo degli affitti in calo).
A Catanzaro le quotazioni sono quelle più elevate della provincia, ma si mantengono il 50% inferiori a quelle medie nazionali. “Per fornire una migliore lettura delle dinamiche del mercato immobiliare, le 28 zone OMI del comune di Catanzaro sono state aggregate in 10 macroaree: lo studio evidenzia una vivacità del mercato soprattutto nel quartiere di Catanzaro Lido (macroarea zona costiera) e nelle macroaree zona ovest e zona sud. La città capoluogo rappresenta circa il 25% del mercato complessivo della provincia. Il numero di transazioni nel I semestre 2012 a Catanzaro si è attestato a 288, con un calo del 2.4% rispetto al I semestre 2011” – conclude infine il magazine.