L’importo medio che gli italiani pagano per l’imposta municipale unica nel corso del 2012 è pari a circa 761 euro, che diventano in media 206 euro sull’abitazione principale. Ad affermarlo sono i dati contenuti nel report sugli immobili in Italia dell’Agenzia del territorio, recentemente presentato. Stando a quanto elaborato nell’analisi cui abbiamo appena fatto riferimento, il gettito su base annua per gli enti locali, escludendo l’imposta versata sulle aree fabbricabili e sui terreni, ammonta a 18,1 miliardi di cui oltre 3,3 miliardi derivano da versamenti sulle abitazioni principali.
Il totale Imu (comprensivo anche di Imu dicembre 2012) dovrebbe essere composto per il 18,4% dal prelievo sulle abitazioni principali e per l’81,6% del prelievo sugli altri immobili. Dalla stessa analisi emerge come il 68% dei contribuenti abbiano effettuato versamenti Imu sull’abitazione principale, e il 62% su altri immobili.
Interessante anche denotare un rapido confronto tra i dati Ici 2007 e Imu 2012 che, spiegano dall’Agenzia del Territorio e dal Dipartimento delle finanze, “mostra che, anche per effetto delle diverse detrazioni, l’incidenza dell’Imu è inferiore a quella dell’Ici per rendite catastali basse (fino a circa 660 euro), mentre per rendite superiori l’Imu risulta più elevata dell’Ici”.
Ancora, dalle elaborazioni emerge chiaramente come la maggior parte dei contribuenti (quasi il 38 per cento) abbia tra i 51 e i 70 anni di età, con versamento di un importo medio di 556 euro. L’importo medio più elevato è invece quello versato dai contribuenti con più di 70 anni (560,7 euro).
Il rapporto dell’Agenzia segnala infine come “concentrando il prelievo sui contribuenti più anziani in termini anagrafici, redistribuisce in parte il reddito tra generazioni e, coerentemente con il principio di equità intergenerazionale, favorisce i contribuenti più giovani che raramente sono proprietari di unità immobiliari”, e come il gettito “non è equi distribuito a livello territoriale: l’imposta versata al Nord è pari al 54,8% del gettito complessivo mentre le quote del Centro e del Sud sono rispettivamente pari al 27,1% e al 18,1%. L’imposta media versata è invece maggiore al Centro (circa 746 euro) rispetto al Nord (circa 682 euro) e al Sud (circa 441 euro)”.