Secondo quanto affermato dall’analisi “Gli immobili in Italia”, dell’Agenzia del Territorio, nel 2010 i proprietari persone fisiche locatori di immobili in Italia sono circa 4 milioni, mentre le società ed enti non commerciali con immobili locati sono circa 232 mila. Ma chi sono esattamente i locatori? Quale è il loro profilo anagrafico e reddituale? Cerchiamo di comprenderlo, grazie al report del Territorio che stiamo avendo cura di approfondire in queste settimane.
Innanzitutto, dalle statistiche curate dall’Agenzia “emerge una correlazione tra il profilo di età e la frequenza dei locatori con età compresa tra 51 a 70 anni: si passa, infatti, da circa 11 mila proprietari locatori con età inferiore a 20 anni, ai 106 mila proprietari tra i 21 e i 30 anni, fino a raggiungere il valore massimo nella fascia di età compresa tra i 51 e i 70 anni, con 1,3 milioni di soggetti pari al 33% del totale. Tale distribuzione riflette ovviamente la struttura per età dei proprietari che si concentrano nelle classi di età sopra 50 anni” (vedi anche Case di proprietà di persone non residenti).
A risultare piuttosto elevato sarebbe anche il numero di contratti registrati dai proprietari appartenenti a tale ultima fascia d’età, con “quasi 2 milioni sui 4,7 milioni totali. Seguono i proprietari con più di 70 anni che risultano aver registrato circa 1,4 milioni di atti di locazione”.
Passando ai canoni medi annui si osserva anche in questo caso una relazione positiva tra l’età dei proprietari locatori e i canoni percepiti; infatti – afferma l’Agenzia – “coloro che hanno meno di 20 anni ricavano dall’affitto dei propri immobili un canone medio pari 5,7 mila euro, mentre i proprietari con più di 70 anni dichiarano un canone medio di 10,5 mila euro (1,9 volte superiore). Tale incremento nei valori riflette presumibilmente il maggior apprezzamento degli immobili ubicati ad esempio nelle zone più centrali o semicentrali delle città, detenuti dai proprietari più anziani” (vedi anche Quanti immobili ci sono in Italia?).
Per quanto attiene alla distribuzione per genere, si registra una sostanziale equivalente, sebbene gli uomini ottengano un canone di locazione medio ben superiore (9,4 mila euro contro gli 8,7 mila euro delle donne).