Si parla tanto di architettura ecosostenibile, ma c’è bisogno che per prime le istituzioni promuovano una cultura del costruire compatibile con l’ambiente e socialmente avanzata.
Buoni segnali in questo senso arrivano dalla Regione Toscana che ha varato un piano da 13 milioni di euro per promuovere la sostenibilità nel settore dell’edilizia. Il primo scopo è di riuscire a costruire in tempi brevi (entro il 2019) edifici autosufficienti dal punto di vista energetico.
L’annuncio è arrivato proprio in questi giorni da uno dei componenti della Giunta Regionale Toscana, l’Assessore alla Casa e ai Diritti dei Consumatori Eugenio Baronti. L’assessore era presente ai Green Days, un appuntamento a Firenze dedicato ai nuovi modi di costruire e di abitare in Toscana e nel Mediterraneo.
Senza mezzi termini Baronti ha portato la situazione energetica nel nostro paese, dichiarando:
L’Italia in questo momento in termini energetici è la più sprecona d’Europa. Le nostre case consumano in media 170 kilowattora all’anno per metro quadro, mentre in Germania il consumo medio è di 60 kilowattora a metro quadro.
Le misure straordinarie destinate alla bioedilizia si aggiungono a quei 143 milioni di euro stanziati per l’edilizia popolare. I 13 milioni di euro saranno destinati ai comuni che per mezzo di un bando di prossima pubblicazione potranno presentare i loro progetti pilota, che saranno valutati nei termini dell’eccellenza.
Buone notizie arrivano anche dalla nuova legge sull’edilizia sociale il cui obiettivo è portare alla luce le buone pratiche nei condomini. L’idea è che gli inquilini dell’edilizia residenziale pubblica non siano dei perfetti sconosciuti gli uni degli altri, ma possano godere di aree di incontro e socializzazione.
Tutto ciò si inserisce in una nuova politica che tiene in grande considerazione l’insediamento umano la qualità del vivere. Questo il senso della misura chiamata “Progettazione e attuazione di interventi regionali pilota nel campo della bioarchitettura e della bioedilizia e di strutture alloggiative plurifamiliari di natura temporanea”. I comuni toscani sono avvisati, i 13 milioni di euro sono a disposizione e la sfida di costruire edifici energeticamente autosufficienti è aperta e interessante.