Il mercato immobiliare di Bergamo – è ben noto – vive una situazione di profonda crisi. Un contesto non dissimile a quello che sta riguardando buona parte del mercato italiano, e che per quanto concerne il 2013 non sembra lasciare intravedere niente di rilevante e positivo. Vediamo dunque in che modo si è concluso lo scorso biennio, e come il real estate della macro area potrà evolversi nel corso dell’anno recentemente avviato.
Stando alle rilevazioni ufficiali, nel 2012 il crollo delle compravendite sarebbe proseguito sulla stessa linea del 2011, con una contrazione delle compravendite che nella sola area urbana sarebbe stata pari al 18 per cento, e che nella provincia avrebbe addirittura toccato il 21 per cento. Chi compra, inoltre, lo fa quasi esclusivamente contando sulla propria liquidità, visto e considerato che l’andamento dei mutui, tra il 2011 e il 2012, avrebbe fatto registrare un passo indietro clamoroso: – 42 per cento (qui il nostro precedente speciale sull’immobiliare di Bergamo 2012).
Numeri, quelli di cui sopra, che fanno sentire tutto il proprio peso sul settore dell’edilizia, che da solo rappresenta circa un quinto dell’intero prodotto interno lordo di Bergamo. Ma non solo: ad essere in profonda difficoltà sono anche e soprattutto le famiglie del territorio, alle prese con una disoccupazione crescente, una capacità di acquisto minore e un patrimonio in corso di erosione.
Alla luce di quanto sopra, il mercato immobiliare di Bergamo sembra essere destinato, anche nei prossimi mesi, a caratterizzarsi per uno stock immobiliare poco adeguato alla già debole domanda esistente (che comunque è a sua volta contraddistinta da buoni livelli di pretese) e da un’aleatorietà che impedisce qualsiasi tipo di previsione a breve termine.
Non manca infine lo scarso appoggio bancario, con i mutui casa che continuano a scarseggiare, impedendo così a chi non ha la disponibilità patrimoniale immediata di poter coronare il sogno di acquistare una propria casa.