Secondo quanto riferito dalla Cna dell’Emilia Romagna, l’Imu avrebbe pesato sul territorio dell’Emilia Romagna per 2,317 miliardi di euro, pari al 10 per cento di tutti gli introiti nazionali. In altri termini, infanti compresi, il peso dell’Imu su ogni cittadino sarebbe stato pari a 523 euro, 131 euro in più della media nazionale. Ma vediamo maggiormente nel dettaglio quali sono state le evoluzioni da parte del dato regionale.
Stando alle considerazioni effettuate dalla Cna, i territori che avrebbero subito un peso maggiore sarebbero quelli di Ravenna (578 euro), Bologna (567) e Parma (561), con la provincia-capoluogo che da sola contribuito per un quarto (24,3%) al gettito regionale (vedi anche (vedi anche Imu, ecco i comuni dove si paga di più).).
“Tra i Comuni” – proseguiva il quotidiano nell’edizione locale di Bologna – “oltre il 44% degli incassi Imu in Emilia-Romagna viene dalle 12 città più grandi. Ma si registrano forti differenze tra un municipio e l’altro. Ad esempio, l’Imu (complessiva) mediamente più salata l’hanno pagata i 94 abitanti di Zerba, provincia di Piacenza, mentre a Sogliano sul Rubicone (Forli-Cesena) la cifra è di appena 125 euro”.
Il primato della media più elevata sulle prime case è invece appartenente a San Lazzaro di Savena (Bologna), con un esborso medio di 455 euro ad abitante, mentre a Sogliano hanno pagato solo 46 euro. “Complessivamente, il passaggio dall’Ici all’Imu ha comportato in Emilia-Romagna un incremento fiscale di 1.355 milioni di euro, pari al 141% rispetto all’Ici pagata nel 2011” – aggiungeva ancora Il Resto del Carlino – “L’aumento più elevato si è registrato ancora una volta a Ravenna (+168%) e a Bologna (+165%), seguite da Forli’-Cesena (+158%). Le cose, sottolinea la ricerca, non miglioreranno nel 2013: la spending review porterà un nuovo taglio dei trasferimenti statali sui Comuni per 150 milioni di euro ai Comuni della regione, col rischio di una “ulteriore crescita della tassazione locale” come compensazione” (vedi anche Versamenti IMU per aree geografiche).
