Il mercato immobiliare di Cagliari è in grossa difficoltà. A “certificarlo” è Angelo Bianchi, presidente provinciale della Fiaip, sulle pagine del quotidiano economico finanziario Il Sole 24 Ore, laddove precisa come i prezzi “sono scesi del 15-20% rispetto a quelli che giravano durante il periodo di bolla immobiliare nel 2007-08”. E il peggio, potrebbe esser ancora lungi dall’arrivare.
Oltre a quanto sopra, Bianchi spiega come i prezzi possano essere ricondotti in ulteriore forte ribasso, visto e considerato che in sede di negoziazione non è difficile trovare “sconti” pari anche a più del 10 per cento. Una crisi che dura da diverso tempo, e che ancora non accenna a manifestare segnali di ripresa. La conseguenza è che – prosegue Bianchi – i proprietari hanno spesso fretta di vendere, e arrivano ad accettare proposte anche più basse del 20 per cento rispetto all’origine (confronta anche il nostro precedente approfondimento sull’andamento del mercato immobiliare di Cagliari, del quale abbiamo parlato pochi mesi fa).
Migliore è la tenuta nel centro storico, o nelle zone semicentrali, come quelle di San Benedetto, Monte Urpinu e Quartiere del Sole, che mantengono ancora un discreto appeal.
Nel resto della città, invece, il mercato è condizionato da un’offerta elevata e dalla contemporanea difficoltà di accesso al credito. Secondo quanto affermato da Marco Mainas, presidente provinciale Fimaa, “mai visti così tanti cartelli vendesi in giro, ci vogliono 6-8 mesi per avere risposta dalle banche su una richiesta di mutuo, e su dieci pratiche ne passano al massimo cinque”. “La maggior parte delle compravendite che si stanno concludendo ora” – riprende invece Bianchi – “è senza mutuo o quasi tutta in liquidità”.
Per quanto infine concerne le locazioni, gli affitti sembrano essere in forma più promettente, sebbene i canoni si siano già abbassati del 10 – 12 per cento nell’arco di un solo anno, e ci vogliano anche 2 mesi per poter chiudere un contratto di affitto.