Dopo una settimana di “extra time” (l’intesa era prevista sette giorni fa), finalmente il governo letta ha partorito il decreto con il quale si va a impattare in maniera importante sull’imposta municipale unica, sul rifinanziamento Cig in deroga e sui contratti di solidarietà, in aggiunta al taglio degli stipendi dei ministri parlamentari e la proroga dei contratti della pubblica amministrazione.
L’attenzione è comunque monopolizzata dalla sospensione dell’Imu, considerato che proprio l’imposta municipale unica ha rappresentato l’ago della bilancia negli equilibri parlamentari. L’obiettivo di sospendere l’imposta fino a settembre, e utilizzare i prossimi 100 giorni per elaborare una riforma dell’imposizione sugli immobili sembra esser stato raggiunto, garantendo così agli immobili comunicali e, soprattutto, alle prime case, di esentarsi dall’applicazione dell’imposta (vedi anche Imu più cara per chi affitta).
“Il taglio ai costi della politica parte da noi” – annunciato Enrico Letta nella conferenza stampa a conclusione del Consiglio, a commento delle decisioni intraprese – “È il primo consiglio operativo in cui diamo risposte a famiglie, imprese e lavoratori. Senza l’intervento sui precari della pubblica amministrazione per moltissimi lavoratori a fine luglio ci sarebbe stata una difficoltà molto forte, rispetto al tempo così complesso che stiamo vivendo”.
Tornando all’imposta municipale unica, riteniamo molto improbabile che il governo Letta non colga questi 100 giorni per andare a rivedere l’intera impalcatura Imu. È insomma molto improbabile che i proprietari di sole prime case possano, a settembre 2013, correre ai ripari pagando l’intero acconto (anche la quota rinviata dal mese di giugno), per poi avere il saldo nel successivo mese di dicembre.
Riteniamo invece molto più probabile la rivisitazione dell’imposta municipale unica sulle abitazioni principali, con una potenziale introduzione di un meccanismo premiante per i redditi più bassi. Una strada, quella dell’annullamento dell’Imu, tutta in salita, ma non per questo scarsamente percorribile. Torneremo ad aggiornarvi sull’evoluzione del tema anche nel corso dei prossimi giorni.