Il mercato immobiliare di Trieste “accelera” il ritmo di conclusione delle trattative nel corso di questa prima fase del 2013. Una buona notizia che, per l’area triestina, rischia tuttavia di rimanere l’unica: le quotazioni sul residenziale nuovo e usato sono ridimensionate di almeno il 10 per cento rispetto a quelle dello scorso anno, anche se sul comparto usato spesso si toccano ribassi del 30 per cento, in confronto al 2007.
Insomma, così come nel 2012, anche il 2013 sembra essere contraddistinto per un trend fortemente negativo. “Dopo un 2012 depresso e dopo i primi mesi di quest’anno con un andamento a singhiozzo” – raccontava qualche giorno fa Andrea Oliva, presidente provinciale Fimaa, sulle pagine del quotidiano Il Sole 24 Ore – “da marzo in poi abbiamo visto ripartire le visite di clienti intenzionati a chiudere”.
Per quanto concerne la “geografia” delle richieste, una buona parte della domanda proviene dall’Austria e dalla Baviera, anche se non mancano i compratori del Veneto e del Friuli. “La clientela di lingua tedesca” – afferma ancora Oliva – “cerca appartamenti anche di piccolo-medio taglio ma con vista mare sia per viverci sia per investimento”.
Ad esser fortemente richieste sono soprattutto le zone del centro storico e delle Rive. Buona anche la richiesta di ville intere o appartamenti in ville frazionate. Ancora, a Trieste – come nel resto d’Italia – si punta soprattutto ad acquistare delle case di metratura limitata, facilmente rivendibile o affitabile (vedi anche le rilevazioni sulle ultime quotazioni del semestre in Italia, del quale abbiamo parlato alcuni mesi fa).
E per quanto concerne gli affitti? Secondo quanto riportato dal quotidiano, per voce di Cristina Mantovani, agente Solo Affitti, “per gli appartamenti più economici i ribassi dei canoni sono attorno al 10% annuo, mentre per quelli di fascia media la riduzione ha toccato anche picchi del 20-30 per cento. Stabili invece gli appartamenti affittati sopra i mille euro al mese”.