Il mercato immobiliare italiano non subirà alcun cambiamento positivo nel corso dei prossimi trimestri. Ad affermarlo è il vice direttore generale della Banca d’Italia, Fabio Panetta, che chiude di fatto la porta a qualsiasi spiraglio positivo circa una buona evoluzione delle quotazioni dei prezzi delle case, e delle altre proprietà non abitative. Le speranze di un rilancio sono così rinviate a data da destinarsi e, probabilmente, alla prima parte del 2014.
“Nel complesso” – affermava Panetta – “non si rilevano indicazioni di una imminente inversione ciclica del mercato immobiliare. Il clima di fiducia delle imprese di costruzioni e’ pressoche’ invariato sui bassi livelli dell’inizio del 2012; le tendenze della produzione edile sono anch’esse deboli nel confronto sia con le precedenti fasi cicliche sia con il resto dell’area dell’euro” – ha dichiarato ancora Panetta, come riportato dall’agenzia di stampa Asca, alla presentazione dell’economia delle Marche, la consueta indagine sull’economia regionale, che Bankitalia effettua ogni anno (vedi anche previsioni mutui 2013 – Nomisma).
Ancora, ha affermato il vice direttore, stando al sondaggio trimestrale condotto da Bankitalia con Tecnoborsa e con l’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, tra gli operatori prevarrebbe un pessimismo molto evidente sulle prospettive a breve termine del mercato di riferimento.
Per quanto concerne le prospettive del mercato immobiliare – ha affermato ancora Panetta – le stesse “risentono in primo luogo dell’elevata incertezza sull’evoluzione dei redditi delle famiglie. Il recente aumento del prelievo fiscale sulla proprieta’ immobiliare contribuisce anch’esso ad accrescere l’offerta di case da parte sia delle famiglie, sia delle imprese di costruzione e delle societa’ immobiliari in conto proprio (per le quali la legislazione vigente estende la tassazione alle giacenze degli immobili invenduti)”.
Infine, ha concluso il vice direttore, le condizioni del mercato immobiliare “risultano deboli anche nelle Marche, dove nel 2012 si e’ registrata una flessione” dei prezzi delle abitazioni del 5,6 per cento.