Continua ad aggravarsi la crisi del mercato immobiliare spagnolo, della quale abbiamo parlato più volte nel corso degli ultimi mesi. La criticità del real estate del Paese iberico non sembra infatti poter conoscere battute d’arresto, e durante il primo trimestre 2013 si è verificato – come ampiamente atteso – il ventesimo calo consecutivo delle quotazioni delle abitazioni locali.
Stando alle valutazioni espresse dall’Istituto nazionale di statistica spagnolo (Ine), il calo del prezzo delle case nei primi tre mesi del 2013 sarebbe stato pari a 14,3 punti percentuali, con una contrazione che riguarda sia le nuove case che quelle già esistenti. Tra di esse, tuttavia, la flessione maggiore concerne le case di seconda mano, con una diminuzione dei valori pari al 15,3 per cento, contro il 12,8 per cento delle case nuove.
Sempre secondo quanto affermato dall’Ine, il calo sarebbe stato principalmente accentuato dalla coincidente fine del credito di imposta che il governo aveva riservato ai nuovi acquisti di casa, coincidente con l’incremento dell’imposta sul valore aggiunto per l’acquisto di alloggi di nuova costruzione, passata dal 4 al 10 per cento.
Ancora, l’Ine – nell’osservazione delle serie storiche – dichiara come questo trimestre sia stato il terzo peggiore di sempre, dopo il terzo del 2012 e il secondo del 2007 quando – rispettivamente – il calo delle quotazioni era stato pari al 15,2 per cento e al 14,4 per cento.
Per quanto attiene infine un’analisi territoriale, i maggiori ribassi rilevati dall’Ina si sarebbero riscontrati nelle comunità autonome di La Roja (- 18 per cento), Madrid (- 16,8 per cento), Castilla y Leon (- 16,6 per cento), Castilla – La Mancha (- 16,5 per cento), Catalogna (- 16,4 per cento).
Nei prossimi trimestri, la flessione delle quotazioni dovrebbe continuare, sebbene ci si attenda una parziale attenuazione percentuale. L’andamento del mercato immobiliare spagnolo sembra insomma ricalcare quello di altre aree real estate del vecchio Continente, che passate le baldorie dei picchi di metà dello scorso decennio, si stanno rapidamente ricollocando su livelli più congrui.