Una recente indagine portata a termine dagli esperti di Altroconsumo, organizzazione che da anni si occupa di tutela dei diritti dei consumatori, ha fatto recentemente luce sulle condizioni che vengono di norma richieste ai clienti dalle banche e dagli altri istituti di credito italiani per la concessione di mutui.
L’indagine in questione, effettuata nel mese di giugno 2013 in 10 grandi città italiane, ha portato allo scoperto non solo le “estreme” condizioni e garanzie richieste dalle banche per la concessione dei finanziamenti, ma anche tutta una serie di pratiche scorrette che, sulla base di quanto previsto dal Codice del Consumo, non dovrebbero essere affatto applicate in sede di sottoscrizione di un mutuo per l’acquisto di un immobile.
> Quanto tempo ci vuole per avere un mutuo
Gli esperti di Altroconsumo hanno infatti rilevato che un potenziale sottoscrittore single di 40 anni, senza figli, con uno stipendio da 4 mila euro al mese e un contratto a tempo indeterminato ha al giorno d’oggi serie difficoltà nel vedersi accettare una richiesta di mutuo, soprattutto se l’impegno previsto riguarda un importo da 240 mila euro che presuppone il finanziamento dell’80% dell’immobile.
Ma non solo. Al rifiuto dell’apertura devono essere anche abbinate tutta una serie di pratiche scorrette di cui sono normalmente vittime i clienti che si rivolgono agli istituti di credito per avere credito. Tra queste è opportuno ricordare quelle denunciate da Altroconsumo alle autorità competenti – Ivass, Bankitalia, Antitrust – perché fuori legge:
- la proposta di assicurazioni obbligatorie e vincolanti sulla casa
- la mancata consegna dei fogli illustrativi
- l’obbligo all’apertura di un conto corrente presso lo stesso istituto.